Definizione e normativa di riferimento
Il commercio elettronico, detto anche e-commerce, caratterizza tutte quelle transazioni commerciali aventi ad oggetto lo scambio di beni o servizi, effettuate telematicamente tramite l’impiego di tecnologie informatiche.
In Italia, la normativa di riferimento dell’e-commerce è contenuta:
- nel Decreto Legislativo n. 70 del 9 aprile 2003, che ha dato attuazione alla Direttiva europea sul commercio elettronico;
- nella disciplina sui contratti a distanza contenuta nel Codice del Consumo.
I principi alla base di tale normativa sono, senza dubbio, la trasparenza nei confronti dell’utente e la completezza delle informazioni concernenti prodotti, prezzi, tempi e costi di consegna.
Tipologie di e-commerce
A seconda della tipologia di cliente,
l’e-commerce può essere:
- Business to Consumer (B2C)
- Business to Business (B2B)
- Business to Administration (B2A)
Inoltre, un’impresa può decidere di vendere tramite un sistema di e-commerce beni materiali, siano essi commerciali o artigianali, (ad esempio, vestiario, borse, accessori) o immateriali (ad esempio, software, file, corsi di formazione, biglietti elettronici).
Nel primo caso il contratto di vendita tra impresa e cliente finale si perfeziona on line, con successiva consegna materiale all’acquirente, tramite vettore o spedizioniere, del bene compravenduto (E-commerce indiretto).
Nel caso, invece, di fornitura di un bene immateriale, l’acquirente consegue telematicamente e direttamente la disponibilità dello stesso effettuando un download oppure digitando sul sito internet codici di accesso o di prenotazione personali (E-commerce diretto).
I vantaggi dell’e-commerce
Il commercio elettronico è senza dubbio un sistema vantaggioso per concludere transazioni commerciali sia per l’impresa offerente che per i consumatori.
In particolare, le imprese hanno la possibilità di ridurre i costi della rete distributiva e di offrire il proprio prodotto o servizio a un bacino di utenti potenzialmente illimitato.
I consumatori invece possono acquistare in modo agevole e autonomo il prodotto desiderato a prescindere dalla localizzazione fissa dell’azienda che lo produce o vende, spesso risparmiando anche sul prezzo e sulle tempistiche di acquisto.
A ciò si aggiunga che, soprattutto in seguito pandemia Covid-19, negli ultimi due anni l’e-commerce è divenuto un canale pressoché indispensabile per proseguire, almeno in parte, la propria attività imprenditoriale.
Molte aziende hanno trovato nell’e-commerce una sorta di ancora di salvezza per poter mantenere vivo il proprio business nonostante le limitazioni imposte dalle Autorità governative.
Dall’altro lato invece, i consumatori hanno potuto fruire comunque di beni e servizi in osservanza delle regole della quarantena e del distanziamento sociale.
L'autrice
Chiara Cognetti
Sono un avvocato civilista e mi occupo di consulenza legale giudiziale e stragiudiziale in diritto commerciale e in diritto della moda.
Ho conseguito la laurea in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Milano – Bicocca.
I miei Clienti spesso mi definiscono “chiara, di nome e di fatto”, oltre che precisa e tempestiva.
Chiara Cognetti
Sono un avvocato civilista e mi occupo di consulenza legale giudiziale e stragiudiziale in diritto commerciale e in diritto della moda.
Ho conseguito la laurea in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Milano – Bicocca.
I miei Clienti spesso mi definiscono “chiara, di nome e di fatto”, oltre che precisa e tempestiva.